Le mie ultime vittime, introduzione [1] ✄

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Prima di tutto facciamo gli auguri a Quellolì, che ha compiuto 21 anni.

Durante una delle mie sinistre attività collaterali ho conosciuto un superiore dalle cui competenza e dialettica sono rimasta letteralmente soggiogata.

Parlandone entusiasticamente con la Giraffa e suo marito, ho scoperto che anche loro lo conoscevano e avevano già beneficiato della sua compagnia e di quella della sua simpaticissima moglie.
Parlandone entusiasticamente con Zucchero e suo marito, ho scoperto che anche loro lo conoscevano e avevano già beneficiato della sua compagnia e di quella della sua simpaticissima moglie.
Parlandone entusiasticamente con Struccola e suo marito, ho scoperto che anche loro lo conoscevano e avevano già beneficiato della sua compagnia e di quella della sua simpaticissima moglie.
Parlandone entusiasticamente con Della Street e il suo allora imminente marito [sono sposati da meno di una settimana: uniamoci tutti in un coro di giubilo!], ho scoperto che anche loro lo conoscevano e avevano già beneficiato della sua compagnia e di quella della sua simpaticissima moglie.
E che cazzo.

E com’è ‘sta storia che tutte le mie amiche li conoscono e io me li sono dovuta scoprire tutta da sola? Se li volevano tenere tutti per loro? Ci avevano paura che ce li consumassi?
Mi sono così risolta di mettere fine il prima possibile al rapporto paraprofessionale con questo mio superiore, al fine di poterli invitare finalmente a cena [avendo trovato fertilissimo terreno nella moglie].
Potrei raccontarvi i brillanti dialoghi della serata e le facezie con le quali ci siamo intrattenuti, ma voglio essere originale e – una volta tanto – vi parlerò di cosa ho loro somministrato.

Quando gli ospiti suonano alla porta io ho già l’antipasto quasi completamente impiattato: acciughe all’ammiraglia e acciughe al verde fredde ci sono, mancano solo quelle impanate, ma l’olio è caldo.

Non ho nulla da offrir loro nell’attesa del piatto. Questa consapevolezza un po’ mi  dà ansia, ma poi Zzi mi sgrida che incoccono gli ospiti, e mi domino.
Per i lettori oltre il passo dei Giovi: le acciughe sono le alici; a Genova chiamiamo “acciughe” anche le alici fresche, non solo quelle sotto sale [come credo l’italiano distingua]. Per i lettori al di là dell’Isonzo: “Incoconare”, invece, è un termine triestino che, come si evince facilmente dal prefisso incoativo e dalla ripetizione della sillaba radicale, significa “rimpinzare”, “saziare controvoglia e oltremisura”; il traducente genovese è “imbibinare”, dal sostantivo “bibin”, “tacchino”, cioè, per estensione, “ingozzare come un tacchino per farlo ingrassare intendendo mangiarselo”. In triestino “tacchino” si dice “dindio”; è purtroppo evidente che questa lingua sbaglia nel non chiamare il gustoso uccello “cocco” [nb: rammenterete che il triestino non conosce le doppie; il verbo è “incoconare”, pres. Ind. “mi incocono – ti te incoconi – el l’incocona”, ma io ho italianizzato in “incocconare”, sia per analogia con altri casi di geminazione della consonante di incontro, sia perché la doppia rafforza il significato].

Per fortuna, le loro fisionomie non fanno propriamente pensare a persone che mangiano dalla mattina alla sera.
Zzi, che non aveva mai visto prima nessuno dei due e teme gli avanzi, non è altrettanto sollevato.

A beneficio del lettore sia detto che il mio superiore ha misure medie. Non è un marcantonio, ma è nella media. Nel complesso ricorda vagamente Trinità.
Chi? – Diranno subito i miei più piccoli lettori – Trinity di Matrix?
No, poppanti senza storia. Non Trinity di Matrix – che è una ragazza, ma voi nerds matrixofili potreste non accorgervene – Trinità-Trinità, di Lo chiamavano Trinità.
…Terence Hill!!!
Ah, Don Matteo, diranno ora i miei mocciosissimi lettori. No, non Don Matteo. Trinità. È un po’ diverso!

La moglie del mio superiore ha lineamenti che ricordano vagamente una giovane e moderna Shirley McLane, sul corpo di Kylie Minogue. Che è perfetto, wow, vorrei io svegliarmi domattina nel corpo di Kylie Minogue, ma diciamocelo: non riesci a farci entrare tutto quello che sta nel mio frigo neanche se sei Mago Merlino.

6 thoughts on “Le mie ultime vittime, introduzione [1] ✄

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  2. Larry

    Na, poi la cena ha preso una piega più internazionale.
    Giusto ieri sera, però, Markogts e MadameK sono stati messi a dura prova da una cena che più zeneize non si poteva.
    …prima o poi sul vostro schermo…

  3. susina

    larry sai che mi stai facendo tornar la voglia di cucinare, che era svaporata come una medusa su un sasso bollente? grazie, attendo con ansia le prossime puntate :-)
    susidicogoleto

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