Ormai al Royal Baby è stato dato un nome (più d’uno, a dire il vero: George Alexander Louis, così l’Inghilterra avrà un altro re Giorgio); peccato, perché, oltre al bellissimo Brucespringsteen e al passe-par-tout Steve, i duchi di Cambridge avrebbero potuto dare al piccolo un nome springsteeniano, che lo avrebbe reso… Read more »
Il giorno successivo a quello descritto qui è il giorno del concerto. Prima di procedere, mi sovviene che non vi ho mai raccontato the making of Larrycette Non che ci voglia un fenomeno a intuirlo, visti i refusi e gli anacronisimi, ma per i lettori di passaggio spiego che l’aggiornamento… Read more »
Nella seconda parte dello spettacolo concede brani più popolari, però è inutile che poi si lamenti di essere perseguitato da Che coss’è l’amor se poi è lui il primo che la ripropone [sebbene originalmente riarrangiata] escludendo – si senta il rancore nel constatarlo – brani a mio avviso pertinentissimi con… Read more »
Il teatro regio è proprio teatroso. È, come del resto il Verdi di Trieste, un teatro dell’opera da manuale di drammaturgia, tutto marmi, colonne, poltrone rosse e stucchi dorati. Soprattutto stucchi dorati. Ovviamente è gremito; prendiamo posto nelle nostre poltroncine sistemate sui cassonetti al di là della strada, ma conveniamo… Read more »
Neanche il tempo di entrare in casa, posare le valigie, accomodarsi sul cesso e… BAM! Fatta. Per la serata di ieri al Giants Stadium, Springsteen ha tirato fuori – questa volta dal cilindro e non dal bidet, come l’ultimo album – una canzone inedita. A voler fare della critica musicale… Read more »
Se sopravviviamo a questa settimana, venerdì o sabato andiamo a teatro a vedere l’Evgenij Onegin, drammone dei drammoni di Tschaikovskij, in realtà versione musical del drammone dei drammoni di Puskin. Ecco la trama, che Via col Vento gli fa una pippa: Il protagonista è un fighetto della Russia dell’Ottocento. Ricco… Read more »
…non è mai stata il mio forte:
E’ seduto. E’ un po’ che si è buttato sulla poltrona, ma adesso è trincerato dietro il giornale e non gliene frega più niente di farmi felice, se gli dessi fuoco neanche se ne accorgerebbe. Non ho la competenza, né la sensibilità, per fare della critica musicale, ne faccio solo… Read more »
Stamattina ricevo il seguente messaggio, testuale: “Hai sentito il cd? Bello dai. Mandi frute” Conoscendo il mittente, si instilla sempre più nel mio cuoricino, il timore – già presagito dalla copertina – di un disco orrendo. Chi vuole sapere può ascoltare le anteprime. Io mi sa che mi faccio una… Read more »
Come da tradizione non solo recente, anche nel nuovo disco di Springsteen ci sarà un inascoltabile, il pezzo che neanche il fan più innamorato riesce a non skippare dal secondo ascolto in poi; ricordiamo “Livin’ in the future”, “All I’m thinking about”, “Let’s be friends”, “Part man part monkey”, “Cover me”, “I’m a… Read more »
Credevate che con l’acquisto dei biglietti e il concerto di Natale fosse finita, invece la saga di L’ERRI e Tal dei Tali continua. La notte di San Silvestro il nostro eroe tiene un concerto in provincia di Reggio Emilia, al quale io non posso recarmi [qualche testa rotolerà per questo]… Read more »
Se l’album è bello come la copertina siamo a posto, siamo
Uno degli aspetti positivi di essere una persona che non conta nulla è potersi permettere di non essere obiettivi. Per esempio, ci sono persone da parte delle quali sono capace di sopportare qualsiasi torto senza serbare rancore, perché, semplicemente, non riesco a provare altro che bene per queste persone, al di… Read more »
Izlet na Hrvatska Va bene che io sono campionessa mondiale di mugugno, che non mi va mai bene niente e che quando c’è qualcosa che andrebbe bene, trovo comunque qualcosa da criticare o qualche aspetto negativo. Però è anche vero che non mi piace la gente che si lamenta e… Read more »